INcudine E TAGLIO
TRANSIZIONE DEL PERDONO E DELLA COMPASSIONE
La mia vita è una miseria perpetua
Intono il conteore
È vero mich
io peccatore
sono un peccatore
Bacio i giallorossi
Calpestato e non sposato
Sputato addosso da teppisti e mascalzoni
Ma le sue pieghe mi abbracciano
Saranno la mia stola e il mio sudario
il giorno della partenza
Intanto ascolto
le fake news
Radio Macuto
Lo stesso di
Gli spicchi di formaggio delle zie sulla poltrona
Le arringhe del bipede
Lout dalla testa grossa e idee corte
I suoi sahariani sono rimasti a pescare
Non gli coprono il culo
E così è il mio paese
Bullarengue nell'aria
Cerco di allontanarmi da me
L'ho bandito dai miei pensieri
Canto alla vita la verità la bellezza
Ero un uomo di braciola e incudine
operoso artigiano orafo scriba
Poeta e giornalista artista
correggere i torti
in perenne lotta
Contro le pale dei mulini a vento
Un chisciotte, insomma
Luccicano sul mio corpo
vecchie pugnalate
Mi lecco le ferite davanti a me
dalle calde acque
Guadarrama
Contemplo le cime di Carpet
Sono caduto ferito
mi sono alzato
E continuerò la marcia
Fino al Supremo Artefice
Notifica la tua chiamata
avvicinati diacono
Diakon Prestupiti
Gloria eterna a coloro che sono morti
Per il nostro paese
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