2022-10-18

 MAUPÀSSANT IL POE FRANCESE


 


Prego, leggo e scrivo. Per me la letteratura è una forma non solo di libertà ma anche di preghiera. Un modo per entrare in contatto con la divinità, riflettere sulle passioni umane e su quel francese sotisse, una parola francese che mi piace perché il linguaggio di Molière è così elegante che sa designare il più insignificante con parole belle come poubelle, che altro non è che il cassonetto. Già i latini mettevano in guardia su questo problema con una frase lapidaria:


─Stultorum numerus infinitus (la quantità di sonnolenza nel mondo) mi cade sicuramente tra le mani un testo di Guy de Maupassant intitolato La terreur che mi viene in mente con i tempi in cui viviamo. La notizia non terrorizza ogni ora con la notizia della guerra in Ucraina. Una minaccia atomica crepita sulle nostre tempie. I nomi di Hiroshima e Nagasaki ci fanno venire la pelle d'oca. Accusano Putin di ricorrere alla catapulta ma vale la pena ricordare che sono stati gli USAC a lanciare il temibile assegai nucleare e sembrano determinati ad utilizzarla. C'è quello Stolberger, il capo delle guardie della NATO, che brandisce pugnali, e Donkey Borrell (mi imbarazza pensare che questo tizio possa essere un mio connazionale) che parlano di distruggere tutta la Russia in un colpo solo. Dio non voglia. Prego e leggo. Torno ai miei libri. Maupassant è il gallico Edgar Alan Poe. Ci sono storie in cui trasmette storie del paranormale. Fantasmi nelle dimore della sua terra natale, la Normandia, e in una limpida notte di luna vede una stella sconosciuta brillare in una pozzanghera e si chiede cosa vivrà la gente. La narrazione non si conclude su fatti netti. L'autore fornisce solo suggerimenti che mantengono il lettore indovinato sulla banalità delle cose umane. Quando guardiamo il cielo in una notte stellata, ci rendiamo conto di quanto siamo piccoli. Nell'esistenza umana, l'amore, la ricchezza, lo status del nome, le disposizioni sociali riflettono l'inanità. La vita è un carnevale, una fucina di bugie. La vita è una storia piena di suoni e furia raccontata da un idiota Shakespeare ha detto che è, la vita è una storia piena di gemiti e furia raccontata da un idiota. I racconti terrificanti di Maupassant come quelli di Poe ci avvicinano alla realtà del terrore attuale, che è molto più prosaico e criminale di quello di entrambi gli autori romantici. I fantasmi sono spaventosi, ma non sparano missili né raccontano bugie al telegiornale con voce roca. Si deve certamente avere più dei vivi che dei morti


 


Martedì 18 ottobre 2022

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