2022-01-05

Passolini gloria de Italia

 IL VATICANO IN COLLUSIONE CON LA MAFIA ORDIN L'ASSASSINIO DI PASSOLINI NOTE NEL SUO CENTENARIO

CENTENARIO DI PASSOLINI (5-3-1922 / 2-11-1975) Era uno di quei geni che di volta in volta nel corso dei secoli hanno prodotto l'Italia come Michelangelo, Dante, Beato Angelico, Tintoretto. Leonardo, Vivaldi. I cieli della storia ardono, lasciando una scia inesauribile. Passolini a cui i suoi nemici guardano solo i suoi difetti, il suo comunismo, il suo marxismo alla Gramsci e il suo fascio suo padre tenente di polizia salvò Benito Mussolini da un attentato─ ma al di là delle sue idee politiche c'era un genio che mise sottosopra la letteratura italiana, ha rivoluzionato il cinema italiano con la magia del neorealismo. Non usava attori professionisti nei suoi film. Ha ingaggiato gente di strada, figli della malavita o "fiorellas" del torrente come quel piccolo morito del Bocaccio che ha sognato una notte d'amore e finisce immerso nella merda di un privato truffato da un "teaser" napoletano che ruba i suoi dobloni. Nessuno ha fatto circolare in immagini la vita reale nel Medioevo come lo era ai tempi di Bocaccio, Chaucer, Villon, Quevedo, come lui. I tuoi telai sono perfetti. Con loro ha rivoluzionato la Settima Arte. Ricordo di aver guardato quei nastri centinaia di volte nei miei anni londinesi in un teatro del quartiere di South Kensington. Credo che il Decameron sia stato uno dei grandi film apparsi nel Novecento con le sue battute oscene non prive di umorismo: la rapina e la profanazione della tomba del Vescovo di Napoli, il marito cornuto che ride come un idiota quando vede la moglie in una giara con l'amante che la da di spalle mi piace di più, o l'imponderabile giardiniere delle suore che si finge muto e finisce per passare attraverso la pietra una numerosa comunità di figlie di Santa Clara che hanno un tordo che cammina da il coro al flauto e dal flauto al coro. Ogni volta che quei lavori erotici lo esaurivano. Improvvisamente il muto cominciò a parlare. Le campane suonarono e le suore proclamarono il miracolo in tutta la città. Passolini come regista, come artista, come romanziere, come giornalista del Corriere della Sera è fuori discussione. Non può essere incasellato. Lo stampo del convenzionale rompe il suo genio. La Chiesa cattolica che critica molto severamente, si ipotizza che abbia ordinato il suo omicidio in collusione con la mafia. Fu un uomo venerato e discusso nell'Italia del secolo scorso. La sua passione secondo Matteo è stato un capolavoro che ha prodotto innumerevoli conversioni negli anni '60. Anche L'Osservatore Romano ha scritto che nessuno è penetrato nel carattere e nella personalità di Cristo come appare in questo ritratto del Nazareno. Passolini guarda alla sua umanità. Egli è Dio ma la sua umanità non deve essere messa da parte. Soffre, soffre la fame e la sete, si ammala e sta bene, è soggetto a bisogni fisiologici, ha sicuramente avuto qualche passione amorosa. Si arrabbia con i cambiavalute nel tempio, prende una frusta e chiama i farisei una razza di vipere. Frequentava sempre puttane e peccatori. Fa pipì, gattona, mangia e caga e esce con cattive compagnie, con i pubblicani. Era uguale a noi tranne che nel peccato. Sceglie i suoi discepoli pescatori rozzi e alcuni, gente del mondo sotterraneo come Mateo, un Dio ma un uomo come gli altri. Non credo fosse comunista. Pier Paolo giocava con le ideologie. Trova Marx un ebreo oscuro troppo rigido, ma si scaglia contro il comunismo e dice che la società dei consumi è un'appendice del comunismo e del fascismo. Entrambe le ideologie hanno mitizzato il soldato, l'eroe e il militare, ma le democrazie chiedono solo clienti. Consumare spendere. Conosco abbastanza bene i suoi libri e capisco le sue invettive contro Stalin e contro Freud perché considerava gli omosessuali una deviazione dalla normalità. Penso che avesse ragione perché l'amore al contrario mi è sempre sembrato innaturale ma fa parte della condizione umana, un declino della natura che va preso in considerazione e accettato. Secondo lui, in ogni maschio c'è un contingente di femminilità. Comunque sia, in questa lotta in difesa del mondo gay, essendo l'araldo dei nuovi tempi. È ancora misterioso e persino scioccante che questa posizione abbia firmato la sua condanna a morte. Era in anticipo sui tempi. Un grande essere umano. Una mentalità ribelle. Per me Pier Paolo Passolini è un vero santo laico senza che io debba onorare o benedire le sue inclinazioni sessuali, a mio avviso deviate (misteri imponderabili della condizione umana), ma la sessualità è essenziale per comprendere l'uomo di oggi e quello di tutti gli uomini volte e come diceva mio nonno “ogni piccolino lo mette dove può e dove viene lasciato”. Fortunatamente, quei tempi in cui i finocchi andavano al rogo sono ormai lontani. La chiesa dovrebbe canonizzarlo

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