2024-07-02

 PASSOLINI PROFETA E MARTIRE


HO AVUTO un blocco. È quell'"uccellino" dello scrittore che ti impedisce di pedalare quando premi i tasti del computer. E dall'impasse è uscito il ricordo di quei film di Pier Polo Passolini che guardavo in un cinema d'essai di Fulham Road. Sono ricordi dei giorni del vino e delle rose.

Non sono mai stato più libero e felice come in quei giorni londinesi della mia giovinezza che desidero ora da vecchio. Ebbene, i film di questo straordinario creatore italiano “Boccaccio”, “I racconti di Canterbury” “La Passione secondo San Matteo” mi hanno riempito di entusiasmo per la vita, il Medioevo e la spiritualità con cui l'autore italiano ritrae Cristo. Nessuno ci ha raccontato in modo così espressivo come fossero quei secoli prima del Rinascimento: i pellegrinaggi, la predicazione di qualche domenicano furioso, gli inganni e i trucchi del lupanare (quel povero maracucho siciliano, buona scarpa, buona calza, buona borsa di soldi, le monete tintinnano nella sua patta, rappresentata da un marocchino la cui notte d'amore in cui ha sognato dopo aver incontrato una “principessa” finisce per immergersi in un privato, scusate, questa è la merda di una toilette, o la vendetta di quei due giovani che per vendicare lo stupro della sorella, tagliano la testa dell'amante e la seppelliscono in un vaso. Il vaso alla fine fiorisce, così come tante altre avventure dalla sfumatura mistico-picaresca o religiosa che dimostrano cosa fosse la vita. come nei conventi.

Non perdiamo di vista quel giardiniere che si finge muto e che due sorelline calde e asessuate portano in una capanna in mezzo al giardino.

Non sapevano che dall'alto dell'atrio tutta la comunità osservava il via vai, con le monachelle affacciate alle finestre e perfino la madre badessa che accompagnava nell'orto il piccolo giardiniere, ma ecco che l'uomo muto, affacciato con tanto lavoro, esclama: "Non ce la faccio più" e gli altri Quelli che contemplavano la scena, sentendo parlare l'uomo muto, esclamarono che era un miracolo... un miracolo. Magnifica storia di Boccaccio.

Il grande scrittore, cineasta e poeta italiano, per questo e tanti altri motivi, tra cui la sua omosessualità, fu bersaglio dell'odio della curia. Si dice che il suo omicidio sia stato una trappola che il Vaticano gli ha teso, facendogli incontrare un efebo che lo ha ucciso.

Passolini si è sempre dichiarato amico della pace, della non violenza. Tutta la sua opera è un inno all'amore e una critica all'ipocrisia, alla mancanza di cultura e all'ostinazione di una società che vive in tempi turbolenti.

 Mi è caduto tra le mani un libro dei suoi “Scritti Corsari” che mi riporta alla memoria i tempi della mia giovinezza a Londra. Sono un grido a favore della tolleranza, del perdono, della compassione, una condanna del fascismo, che è il serpente a sette teste che cambia pelle per perpetuarsi al potere e sembra essere in vigore mezzo secolo dopo la morte di Paolo, che fu un martire e un profeta. I preti lo hanno ucciso usando la mano omicida della democrazia cristiana.

San Piero Paolo Passolini, che sarai in cielo, prega pro nobis


Martedì 2 luglio 2024

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